Tap Roul The Soul




Tap Roul Rome Radio, performance e presentazione più che di un libro di un processo creativo, ha notevoli implicazioni, pieghe, anfratti. Ma sotto le lenzuola che accarezzano l'ozio letterario c'è un corpo, un corpus di idee, per niente originali, sia mai, ma sempre forti e in grado di rinascere: non sappiamo niente, copiamo tutto. L'autore, è una svista, uno strabismo, il punto di fuga è la scrittura, è li che se si orienta lo sguardo il paesaggio si muove anche stando fermi. E' questa la nuova prospettiva a portata di mouse. Le voci, che arrivano dallo spazio tempo della letteratura non hanno padroni, sono eco. Giriamo la pagina e dimentichiamo i titoli, dimentichiamo gli scrittori ma qualcosa rimane inciso nell'anima. Qualcosa che arriva da lontano, da Omero o ancora prima, da un graffito su una roccia paleolitica e lo rilanciamo, senza potercene appropriare con una firma che non sia, davvero, in fondo, ridicola. L'autore è una mistificazione dei tempi del capitale, questa è la novità.

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